Codice di condotta

Codice deontologico di condotta

Campo di applicazione
Questo codice è vincolante per ogni socio di PSINE, ognuno è tenuto a conoscerlo, rispettarlo e farlo proprio.
Il comportamento del socio dev’essere consono alla dignità ed al decoro della professione e non deve arrecare discredito al prestigio della professione e di PSINE.

Autonomia tecnico-scientifica
Il socio, nella piena salvaguardia dell’autonomia professionale, attua i metodi e le tecniche scientifiche promosse da PSINE. E’ responsabile della loro corretta applicazione, delle valutazioni ed interpretazioni che ne ricava.

Esercizio della professione
L’esercizio della professione è libero e fondato sull’autonomia, sulle competenze e sull’indipendenza di giudizio intellettuale e tecnica, nel rispetto dei princìpi di buona fede, dell’affidamento del pubblico e della clientela, della correttezza, dell’ampliamento e della specializzazione dell’offerta dei servizi, della responsabilità del professionista. (L.4/2013 art.1)
La professione è esercitata in forma individuale, in forma associata, societaria, cooperativa o nella forma del lavoro dipendente.
Ogni socio di PSINE contraddistingue la propria attività, in ogni documento e rapporto scritto con il cliente, con l’espresso riferimento alla legge n.4 /2013 sulle professioni non organizzate.
L’inadempimento rientra tra le pratiche commerciali scorrette tra professionisti e consumatori, di cui al titolo III della parte II del codice del consumo, di cui al decreto legislativo 6 settembre 2005, n. 206, ed è sanzionato ai sensi del medesimo codice.

Aggiornamento e formazione professionale permanente
Il socio ha il dovere di mantenere un livello adeguato di competenza professionale e di curare l’aggiornamento permanente delle sue conoscenze.

Rispetto reciproco
I rapporti tra i soci devono ispirarsi al principio del reciproco rispetto e della lealtà. Il socio si impegna a sostenere l’autonomia e l’indipendenza di PSINE da ogni influenza o condizionamento.

Contrasto di opinione
Il socio è rispettoso della dignità e della reputazione dei colleghi ed evita di dare nei loro confronti giudizi negativi per quanto attiene alla formazione ed alla competenza professionale.
Se i giudizi negativi tendono a sottrarre clientela ai colleghi, tale comportamento andrà valutato con particolare severità.
L’associato deve essere solidale nei confronti dei colleghi sottoposti ad ingiuste accuse.

Rapporti con PSINE
Il socio è tenuto ad informare tempestivamente il Presidente di PSINE quando ravvisi comportamenti dei colleghi che possano risolversi in danni per i clienti o che possano danneggiare il prestigio ed il decoro di PSINE.
Il socio deve denunciare al Consiglio Direttivo ogni tentativo di imporgli comportamenti non conformi ai principi di deontologia professionale.

Rapporti con professionisti di altre Associazioni, Collegi ed Ordini
Il socio che, nell’esercizio della professione, ha rapporti con iscritti ad altre Associazioni, Collegi ed Ordini professionali, deve attenersi al principio del reciproco rispetto e della salvaguardia delle specifiche competenze.

Rapporti con la stampa
Nei rapporti con la stampa e con gli altri mezzi di informazione il socio deve rispettare l’obbligo di riservatezza nei confronti dei propri clienti e deve curare in particolare la tutela dell’immagine professionale, soprattutto nel caso di condotte finalizzate al perseguimento degli scopi associativi.

Criteri di applicazione del codice di condotta di PSINE
Gli associati che si rendono colpevoli di abusi, di fatti disdicevoli al decoro professionale ovvero di condotte contrarie al codice di comportamento sono sottoposti a procedimento disciplinare.
Quando risultino fatti che possono formare oggetto di procedimento disciplinare, il Presidente dell’Associazione, verificatene sommariamente le circostanze, assume le opportune informazioni e, dopo aver sentito l’associato, riferisce al Consiglio Direttivo per gli opportuni provvedimenti da adottare.
Il Consiglio Direttivo assolve alle funzioni dell’organo disciplinare.
Quando è sottoposto a procedimento il Presidente, è membro di diritto il vice Presidente. Quando anch’esso è sottoposto a procedimento presiede la commissione in qualità di membro di diritto il consigliere più anziano.
Le modalità ed i termini del procedimento riproducono le garanzie previste nel procedimento disciplinare per le professioni sanitarie a cui il codice di condotta di PSINE si ispira pur avendo essa un ambito di attività educativo e sociale. Non è ammesso alcun ricorso avverso le decisioni della commissione.
Le sanzioni disciplinari sono:
L’avvertimento, che consiste nel diffidare il colpevole a non ricadere nella mancanza commessa.
La censura, che è una dichiarazione di biasimo per la mancanza commessa.
L’espulsione da PSINE. L’espulsione è pronunciata contro il socio che con la sua condotta abbia compromesso gravemente la reputazione e la dignità sua e di PSINE.

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